
Dal romanzo di Veronica Raimo Niente di vero, Einaudi Supercoralli, candidato Strega 2022, preso in biblioteca dove lo restituirò velocissimamente, p.9:
C'è un aneddoto che racconta sempre mia madre. Una volta al ristorante, lui - non ancora treenne - aveva preso il menu e si era messo a declamarlo dall'alto del suo seggiolone. Enfatizzava gli accapo, indovinava gli iati e raddoppiava le consonanti giuste. Il cameriere che era venuto a prendere l'ordine si era limitato ad aspettare con aria annoiata che il moccioso finisse la performance. Quando mio fratello era arrivato in fondo alla lista dei dolci, il cameriere stava lì con la penna in mano senza manifestare il minimo segno di sbigottimento. - Be', volete ordinare o ripasso? A quel punto il piccolo genio, in preda alla frustrazione, aveva afferrato un bicchiere dal tavolo e l'aveva preso a morsi.
Non so se il quadretto possa configurarsi come vendetta, e neanche tanto sottile; in ogni caso, grazie Veronica: in quattordici righe (nell’originale) ci hai dato tutto Christian.