
in una relazione stabile, di tipo matrimoniale, c’è il progetto di vita in comune, con la sua dimensione anche economica, sociale, giuridica, comunitaria, religiosa, e, quando dalla relazione nascono figli, questo progetto di vita in comune coinvolge necessariamente altri esseri ed entrambe le stirpi dei coniugi, e così diviene un albero – l’Albero della Vita, l’ulivo dal quale Ulisse ricava il letto matrimoniale intorno al quale fa costruire la casa – che affonda nel passato con le radici, e si protende nel futuro con i rami. (Roberto Buffagni,citato qui)
Perché a me questo progetto di vita, questa famiglia economicamente, socialmente, giuridicamente, comunitariamente, religiosamente, procreativamente compiuta, questo pilastro della società, questa cosa così bella da vedere, bella come la foto di un cucciolo, come un albero in fiore, come un volo di rondini; perché a me questa cosa così buona, buona come pane e burro, come pane e noci, come pane e amore; perché a me questa pietra di fondazione della civiltà, questo gioiello del legislatore, questo target dei mutui bancari, questa cellula dell’organismo sociale, questa formazione che si schiera lungo il banco di chiesa procreativamente occupandolo tutto – PERCHĖ A ME MI FA VOMITARE?
Perché la vedrei bene trasformata in concime per l’Albero della Vita, quello vero, al quale offrirebbe prezioso e insostituibile alimento?
So bene che tu non hai tempo da dedicare (o perdere) con chi scrive su wordpress anche se ti segue, ma voglio ugualmente provare a invitarti (pregarti) di sfogliare il mio blog. Sono solo poesie e non ti faranno perdere del tempo. Ti sarei infinitamente grato (ammesso che la mia gratitudine possa riscuotere interesse) se lo facessi. Grazie.
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Be’… la famiglia è quanto di meglio e quanto di peggio ci sia… può essere una gabbia, una trappola, una stanza delle torture, può essere noia, banalità, ma può essere anche gioia, calore umano, affetto, persino amore. E può essere anche tutte queste cose insieme.
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Può darsi, certo. Ma appunto perché può essere un sacco di cose abbastanza contraddittorie io ci andrei piano coi peana e con gli alberi della vita. Mi rompono i coglioni questi cattolici che si sentono in dovere di venirti a dire che le cose stanno esattamente come loro pensano che debbano stare. Diciamo che non li sopporto, loro e le loro famiglie del kaiser. Che poi vorrei guardarci dentro. In qualche angolino che non sanno neanche loro.
Inoltre, Marisa, la famiglia può essere questo e può essere quello, ma, letterariamente, bisogna decidersi; e se ti decidi per l’albero della vita, sempre letterariamente, diventa dura. Almeno questo è quello che penso io.
Grazie della visita e del commento 🙂
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In effetti la famiglia è proprio un classico tema su cui si sono cimentati fior di scrittori! Grazie per la risposta!
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