
Da Achtzehn Pasteten (Diciotto terrine, 2007)
sambuco per Richard Pietraß a che l’inchiostro, ci si chiede, nelle frasche le gocce nere che si addensano impensate in schizzo di merli? quale testo per qual catasto di terreni, qual regesto? di fianco al vecchio fienile, dove la terra affonda nelle prese, dietro lo steccato. il profumo delle infiorescenze in aprile, la carta a mano che trae dalle sue profondità mentre asciugano i panni, cominciano a svolazzare sull’asta, si trasformano i merli in taccole. quale dolce o severo segreto, ci si chiede, dividerà con noi, quando in autunno saremo raccolti attorno al buio delle terrine, con i nostri cucchiai d’argento lucente, le camicie della domenica eccessivamente immacolate, silenziosi come amanuensi?
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