
Walter Siti, Contro l’impegno
di Elena Grammann
Il titolo provocatorio dell’ultimo saggio di Siti (Rizzoli 2021) prende di mira una letteratura ormai egemone che per essere “impegnata” rinuncia a essere letteratura. Al messaggio educativo/edificante, esplicito e univoco, che essa mette in atto attraverso la nominazione e l’affermazione diretta e insondabile (insondabile non perché profonda, ma perché del tutto mancante di profondità: bidimensionale come la superficie in senso geometrico), Siti oppone quelle che considera le caratteristiche irrinunciabili di ogni vera letteratura: densità, stratificazione (cioè profondità), ambiguità. (… Continua su Poliscritture)
Bello, bello bello: complimenti!
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Grazie! 🙂
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Sarò banale, ma personalmente considero la “letteratura” arte complessa di raccontare Storie attraverso narrazioni gradevoli e non “la storia” mediante pedagogie posticce.
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Sottolineerei “pedagogie posticce”. Non credo alla funzione pedagogica della letteratura (se non nel senso molto ristretto della conoscenza di sé – e comunque come effetto indiretto). Come pedagogia diretta è veramente difficile che non risulti posticcia.
Grazie della lettura e del commento!
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