Successo sociale
Il maggiordomo mi porse cappotto e cappello, e come avvolto da un alone di intima compiacenza, uscii nella notte.
“Deliziosa serata”, pensai, “gente gradevolissima. Come li ho colpiti parlando di finanza e di filosofia; e come hanno riso quando ho imitato il grugnito del maiale”. Ma poco dopo: “Mio Dio, è terribile,” mormorai, “vorrei essere morto”.
Logan Pearsall Smith, Trivia.
Da: Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares, Racconti brevi e straordinari, La biblioteca blu, Franco Maria Ricci editore 1973
Nella sua essenza e nello stile, profondamente bernhardiano.
Molto carino.
Un saluto e una buona giornata.
Raffaele
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Mi ha colpito anni fa, quando l’ho letto, e mi torna sempre in mente per la sua paradossale esattezza : è la critica fulminante alla vanità di ogni discorso (in senso profondamente bernhardiano).
Buona giornata anche a te
Elena
"Mi piace"Piace a 1 persona
ho anch’io questo libro, da tanti anni 🙂
hai anche “Cielo e inferno”?
"Mi piace""Mi piace"
No, quello mi manca. Pubblicane qualche assaggio… 🙂
"Mi piace""Mi piace"
è un’altra antologia di Bioy Casares e Borges, cielo e inferno nella letteratura
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, avevo guardato su Wikipedia, ma appunto, un assaggino, corredato di qualche immagine, per farsi un’idea (di cielo e inferno)…
"Mi piace""Mi piace"
vado a cercare il libro 🙂
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su Alessandria today.
"Mi piace""Mi piace"
Fantastico raccontino. Mi rincuora e mi fa disperare. Noi spesso (noi quasi vecchi, noi che insomma parliamo di gente più giovane) siamo convinti, e lo diciamo, che l’attuale generazione mandi giù tutto senza distinzione. Quel che gli passa il convento prende e assimila, poi va tutto a finire come intuibile.
La gente da cui va a cena qui colui che racconta fa uguale. È anzi possibile che accolga con sollievo l’imitazione del maiale per avendo apprezzato la filosofia.
Allora non è la generazione..
Per questo è sia confortante “mio figlio non è particolarmente idiota” sia disperante (“lo siamo sempre stati tutti”). Viva!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Interessante interpretazione, che come dici consola e avvilisce allo stesso tempo. Io la vedevo più dalla prospettiva dell’io che parla, nel senso che qualsiasi discorso o performance che mira in ultima analisi a fare “bella figura” – cioè a un successo sociale – è già a priori invalidato dal movente, che è la vanità.
Quello che gli attori fanno a teatro (farsi guardare, farsi ammirare, “mettersi in scena”), va bene perché è teatro, ma nel momento in cui si “recita” fuori dal teatro, cioè nella vita privata, si cade necessariamente nell’impostura, anche se magari non se ne è consapevoli sull’attimo stesso ma, come accade al protagonista del brano, après coup.
Il grugnito del maiale (che stupisce un po’ dopo “filosofia e finanza”) suggerisce a mio parere il desiderio da parte del protagonista di piacere a tutti i costi. E’ chiaro che quello che gli interessa non né la filosofia né la finanza, ma piacere a un pubblico.
Grazie del contributo e a risentirci !
"Mi piace""Mi piace"